| Fonte,Metalitalia.com: E finalmente è arrivato il momento per Daron Malakian di dire la sua. Dopo aver messo in concelatore i suoi System Of A Down, e dopo aver assistito al successo di critica e pubblico del suo (ex?) compagno Serj Tankian, il folle chitarrista si è buttato a capofitto nella realizzazione del suo nuovo progetto, denominato Scars On Broadway. Un album tutto suo, insomma, avendo lui scritto tutti i pezzi e suonato tutti gli strumenti, ad eccezione della batteria, affidata al sempre bravissimo John Dolmayan. E, come inevitabile, non appena partono le prime note della scanzonata “Serious”, partono i primi confronti. Le affinità con il sound di “Mezmerize” ed “Hypnotize” della band madre di Daron sono inconfutabili, come era lecito attendersi. Ricordiamo infatti che è stato proprio il chitarrista a prendere le redini del discorso musicale della band dopo “Toxicity”, e forse proprio a causa di questa sua prorompente personalità, a contribuire alla rottura interna. Tornando alla musica di questo debutto, quale gioia nel testimoniare lo stato di forma ottimale del progetto, per chi scrive decisamente superiore a quello di Serj, affascinante in quanto serioso, ma leggermente meno coinvolgente. Questione di gusti, non vi è dubbio, d'altronde è anche questo il bello della musica. Anche chi come il sottoscritto è abituato ad ascoltare pezzi lunghi ed intricati non disdegna qualche la volta la gioia di godersi i piccoli saggi di semplicità ed irruenza contenuti nell'album in questione. I richiami inequivocabili alla band madre di pezzi come “Funny” ,”Stoner Hate” (divertente col suo testo scioglilingua), di “Insane” (una sorta di “Lost In Hollywood” decontaminata), o della strepitosa “World Long Gone” non lasciano in noi il benchè minimo disappunto. Daron ha un ruolo importante nella determinazione di questo sound, e alla luce di alcune incomprensioni di carattere personale è bene che agisca come meglio crede per pubblicare la propria arte. Il fatto che i quindici pezzi che compongono questo fantastico debutto possano tranquillamente essere tutti dei singoli di successo (escludendo la riflessiva “3005”) non può che farci piacere. Se vogliamo perderci in polemiche, volentieri. Ma per favore cerchiamo di non dimenticarci della musica; e qui dentro ce n'è per tutti. Voto: 8.0
Forse il voto è esagerato,ma penso sia un buon album..mi piaciono soprattutto Insane,Babylon,Universe..........Peccato che ora Gli Scars si siano fermati per problemi di Daron,di cui nn si conosce ancora la causa
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